CERVICOBRACHIALGIA

Le patologie correlate alla colonna negli ultimi decenni stanno colpendo sempre un maggior numero di persone e, secondo i dati, saranno le patologie più frequenti della popolazione mondiale. Come avrai già visto nel nostro sito, abbiamo affrontato molti argomenti inerenti le patologie del sistema muscolo scheletrico. In questo articolo parleremo di cervicobrachialgia, partendo dalla spiegazione della parola, i cenni anatomici, i rimedi.

Cosa significa cervicobrachialgia?

Letteralmente il termine cervicobrachialgia, se scomposto, significa semplicemente dolore (-algia) al collo (cervico-) e lungo il braccio (brachial-).

Quando si parla di cervicobrachialgia, si fa riferimento alla condizione in cui sono presenti contemporaneamente dolore cervicale e compressione di una o più radici nervose spinali cervicali che può trasmettere i sintomi lungo il braccio fino a raggiungere le dita della mano. Il disturbo si manifesta quando avviene una lesione e lungo il decorso della radice muscolare e cutanea, alterazione della sensibilità e intorpidimento. Nei casi peggiori, può portare a compromettere la mobilità dell’arto superiore interessato.

La patologia, solitamente colpisce un solo lato, ma talvolta, in rari casi, può coinvolgere entrambi gli arti. Se consideriamo il livello più spesso compromesso, avremo una distribuzione dei sintomi, oltre che al collo, anche lungo il braccio con partenza dalla parte posteriore della spalla e fino a raggiunge le dita indice e medio della mano. La fisioterapia risulta l’arma più efficace per risolvere e prevenire completamente questo problema. Nel corso di questo articolo ti verrà spiegato, anzitutto che cosa può causare la cervicobrachialgia, come poterla curare e infine come è possibile prevenirla.

 

Cosa causa la cervicobrachialgia?

Questa condizione dolorosa è provocata da un’infiammazione delle radici nervose del plesso cervicale, che, di conseguenza, producono dolore lungo il territorio dove sono presenti i nervi.  Tale infiammazione molto frequentemente è provocata da un’ernia discale che comprime la radice nervosa.

Ovviamente la cervicobrachialgia può variare da persona a persona, in base a diversi fattori, come:

  • Le radici nervose interessate: non è detto che tutte le radici nervose del tratto cervicale siano coinvolte in questa affezione. Spesso la cervicobrachialgia riguarda una o al massimo due radici nervose, che solitamente fanno parte della cervicale alta oppure della cervicale bassa.
  • Il meccanismo responsabile dell’infiammazione della radice nervosa: se si trattasse di un’ernia discale, è importante sapere che tipo di ernia sia, perché una semplice protrusione discale ha conseguenze molto minori di un’ernia espulsa che comprime la radice nervosa.
  • La persona che è affetta dalla patologia: non dimentichiamoci che si tratta di “dolore” e il dolore in quanto tale è un’esperienza soggettiva, quindi due persone con lo stesso identico quadro clinico nei referti della risonanza magnetica (cosa quasi impossibile da verificarsi nella realtà) possono reagire in modo totalmente differente, il primo può accusare un dolore lancinante alla mano mentre l’altro può avvertire un leggere fastidio non costante.

La cervicobrachialgia può potenzialmente colpire chiunque a qualsiasi età, ma le persone più colpite presentano età compresa tra 40-50 anni che conducono una vita sedentaria e/o che lavorano a lungo davanti al computer. Determinante, infatti, è il tipo di attività svolta: oltre agli impiegati soggetti più a rischio sono operai, imbianchini, muratori, piastrellisti, impiegati, elettricisti.

Le cause della cervicobrachialgia

Le possibili cause possono essere le seguenti:

  • Ernia del disco cervicale: forse la causa più nota e la più comune tra i soggetti più giovani, in cui la sostanza contenuta all’interno del disco intervertebrale fuoriesce e comprime le radici nervose;
  • Artrosi cervicale: più comune nelle persone anziane, è la degenerazione della cartilagine articolare e della porzione di osso sottostante le vertebre cervicali
  • Trauma a carico delle vertebre cervicali, come nel caso del colpo di frusta e delle fratture vertebrali
  • Sindromi dei muscoli del collo
  • Malformazioni alla colonna cervicale
  • Malattia reumatiche come l’artrite reumatoide
  • I tumori localizzati alla cervicale che generano compressione sulle strutture nervose
  • Esiti post-chirurgici
  • Conseguenze post-operatorie per la presenza di edemi e aderenze cicatriziali che possono compromettere la salute del nervo.

Come si cura la cervicobrachialgia?

Nella gran parte dei casi, la cervicobrachialgia si può curare con un approccio fisioterapico non invasivo, che mira a rimuovere del tutto i sintomi e a ristabile il corretto funzionamento e movimento degli arti. Prima però, il fisioterapista effettuerà una valutazione, in modo tale da creare il piano riabilitativo più corretto. Esso si basa su tre fasi:

  • I fase: fase in cui l’obiettivo è di diminuire il dolore attraverso tecniche di terapia manuale e strumentale, come laser, tecar e ultrasuoni,  che andranno a decomprimere la radice nervosa, riducendo lo stress a cui è sottoposta
  • II fase: fase in cui si punta al recupero della mobilità con esercizi strutturati e assistiti dal fisioterapista
  • III fase:fase in cui si punta al recupero della forza muscolare e della funzionalità. In questa fase, il fisioterapista condurrà dei test di forza al paziente per valutare gli equilibri muscolari e valutare l’andamento del percorso, al fine di adattare al meglio gli esercizi che si fanno, al fine di recuperare il tono muscolare.

 

Per prenotare la il tuo appuntamento per una prima valutazione fisioterapica chiamaci allo 075.9280235

Per approfondire  CLICCA QUI

Potrebbe interessarti: Idrokinesiterapia per la spalla