VALUTAZIONE BIOMECCANICA DELLA SPALLA

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valutazione biomeccanica della spalla

VALUTAZIONE BIOMECCANICA DELLA SPALLA 

Un momento fondamentale per trattare correttamente la patologia di spalla è la sua valutazione biomeccanica.

Cosa significa “valutazione biomeccanica” ?

La valutazione biomeccanica consiste nell’analizzare sia i gradi di mobilità della spalla su ogni piano nello spazio ( flessione- abduzione- rotazione interna ed esterna) ma anche di stabilire l’attivazione dei principali muscoli. Questo, clinicamente parlando, ci da la certezza di cosa e come dobbiamo “riabilitare”.

Per la valutazione del ROM (ovvero, i gradi di flessibilità di un’articolazione) utilizziamo un piccolo e sofisticato sensore inerziale che valuta ogni dato sia della spalla sana, sia di quella che dobbiamo trattare. Sappiamo quindi dove poter portare la spalla operata o infortunata grazie ai valori della spalla sana.

A cosa serve?

L’utilizzo di piccole sonde elettromiografiche che vengono attaccate alla cute tramite  adesivi ci permette di sapere come lavorano i muscoli durante specifici movimenti e quindi di creare protocolli di lavoro efficaci.

Nei casi di “sindrome da conflitto della spalla” ovvero quei casi in cui la spalla durante i movimenti di elevazione provoca dolore al paziente è molto importante sicuramente andare a lavorare sull’ infiammazione e edema (fase acuta). È altrettanto importante però, capire cosa ha provocato e continua a provocare questa limitazione di movimento.

La spalla è un’articolazione molto complessa proprio perchè è “sospesa” ovvero è tenuta al sicuro dalla cuffia dei rotatori. È un sistema intelligentissimo di protezione muscolo-tendineo ma anche fragile. Proprio per questo ricorrere a degli specialisti nel caso insorga il dolore sopra descritto è sempre consigliato.

La spalla viene valutata quindi più volte (solitamente 2-3 volte)  nel corso del percorso rieducativo proprio per monitorare ogni parametro.

Durante la valutazione possiamo utilizzare anche una tecnologia che rimanda al paziente e al fisioterapista un feedback visivo istantaneo: il”Kineo”.  Quest’ultimo ci permette inoltre, di  sapere la forza massima e paragonarla con l’arto controlaterale. Addirittura possiamo vedere come procede la rieducazione avendo proprio le percentuali di differenza e miglioramento.

Tutto è nato dall’esigenza di dare al paziente mezzi sicuri ed efficaci nella riabilitazione delle problematiche muscolo-scheletriche e a noi terapisti avere sempre sotto controllo tutte le fasi della riabilitazione in tutta sicurezza.

Durante la fase di riabilitazione si vanno ad analizzare i report anche con il paziente, in modo tale da acquisire consapevolezza del suo livello di miglioramento e avere un focus visivo laddove ancora c’è da lavorare per raggiungere un completo miglioramento.

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