Tendinite del piede

Il piede è un sistema biomeccanico dove, ogni sua parte, ossea, tendinea e legamentosa svolge un ruolo specifico, consentendo l’adattamento a camminare su diverse tipologie di superficie e di mantenere l’equilibrio anche con il carico del peso corporeo. Il piede è uno degli elementi fondamentali del nostro corpo poiché è la base della sua struttura. Essendo composto da 10 muscoli differenti e da ben 26 ossa, è soggetto a varie condizioni dolore, come le tendiniti del piede, di cui parleremo in questo articolo.

Cosa significa “tendinite”?

Il termine tendinite significa proprio infiammazione del tendine ed è una patologia caratterizzata dai seguenti segni clinici:

  • Calore
  • Rossore
  • Gonfiore
  • Ridotta/Perdita della funzione
  • Dolore

Le tendiniti del piede

Le tendinite possono essere molteplici:

  • Tendinite al tendine d’Achille, una condizione dolorosa che colpisce soprattutto gli sportivi che praticano atletica leggera, in particolare i maratoneti, poiché sollecitano molto questo tendine nella fase di slancio del piededurante la corsa.
  • Tendinite del tendine tibiale posteriore, una delle tendiniti più frequenti tra chi danza, poiché si sollecita molto questo gruppo muscolare eseguendo gesti dinamici mentre si mantiene il piede sulle punte.
  • Tendinite dei tendini estensori delle dita, comprende la regione superiore del piede ed è molto frequente tra i pazienti che soffrono di particolari patologie reumatiche come l’artrite reumatoide.

Come si prevengono le tendiniti?

In generale, è molto importante ascoltare i propri sintomi, non ignorare un dolore o una difficoltà di movimento, e se si hanno sospetti recarsi dal proprio fisioterapista di fiducia per capire se si tratta di una condizione da curare o meno. Inoltre, è molto importante curare il problema quando è piccolo, praticando percorsi di fisioterapia preventiva.

Come curare le tendiniti?

I percorsi fisioterapici sono molto importanti ed efficaci se sono personalizzati sul proprio problema, quindi diverse tendiniti avranno diversi modi di curarle, anche se hanno degli step in comune:

  • I fase: In questo step, l’obbiettivo è la riduzione del dolore e il controllo dell’infiammazione. In ogni step, il fisioterapista userà tecniche manuali come la massoterapia, tecniche strumentali, come laserterapia tecarterapia e onde d’urto, ed esercizi specifici per il paziente e la sua condizione.
  • II fase: dopo aver ridotto l’infiammazione e il dolore, si inizia a lavorare sul recupero del movimento attraverso lavori dinamici
  • III fase, in cui si lavora sull’ottimizzazione del piede e della caviglia attraverso degli esercizi per la propriocezione e l’equilibrio.

Inizialmente, si inizia ad eseguire gli esercizi in un piano stabile, poiché è quello su cui si trova a camminare quotidianamente il paziente, poi successivamente per aumentarne le difficoltà e quindi migliorare le prestazioni, si fanno effettuare degli esercizi su piani instabili, come ad esempio la tavola di Freeman (detta anche tavola propriocettiva).

 

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