Padel come prevenire e curare gli infortuni

Padel come prevenire e curare gli infortuni

BREVE STORIA DEL PADEL

Iniziamo con il dire che il padel fu “inventato” nel 1969 ad Acapulco in Messico dal signor Corcuera il quale modificò uno spazio esterno a casa sua per giocare a “frontón” costruendo delle pareti in muratura, opposte al muro della propria casa.

La parete venne realizzata per impedire che ogni volta la pallina finisse dall’altra parte e che la vegetazione prendesse sempre più spazio.

In uno scritto, il signor Enrique Corcuera, disse che risultava divertente vedere, che quando la pallina da “frontón” oltrepassava la linea difensiva e rimbalzava nel muro posteriore, i giocatori aspettavano il rimbalzo per poi riprendere a giocare. In effetti poi, con il passare del tempo, nacque il nuovo gioco del Padel che in questi ultimi anni sta spopolando forse per i vari divieti sportivi messi in campo a causa del Covid-19 sia perché in effetti è molto divertente e alla portata di tutti.

Iniziamo col dire che il padel non è sport di contatto come il calcio o il basket ma c’è sempre il rischio di infortunarsi, in particolar modo se non c’è una buona preparazione. La maggior parte degli infortuni nasce per questa ragione, si vuole giocare subito senza capire lo stato di preparazione fisica. Jorge Rodriguez, preparatore fisico di tanti giocatori professionisti di padel, ha fatto un riassunto delle varie forme di infortunio:

Accidentali: sono lesioni causate da elementi presenti nel campo oppure da eventi casuali, come prendere una pallata, scontrarsi con la griglia o i vetri o colpirsi con la pala. Avere un fisico forte e ben preparato sicuramente aiuta a evitarli o quantomeno a riprendersi più rapidamente.

Sovraccarico: si verifica quando le nostre strutture muscolo-legamentose non sono abbastanza allenati per rispondere allo sforzo richiesto. Succede ad esempio in un match molto lungo o quando si giocano troppe partite in pochi giorni senza aver fatto visita al fisioterapista per un controllo e scarico generale.

Tecnica: Un’esecuzione del movimento del colpire la palla che non è corretto e può causare delle lesioni articolari o muscolari. Per questo è importante apprendere una gestualità consona al gioco. L’epicondilite ad esempio può dipendere da diversi fattori, tra i quali c’è anche una tecnica di gioco non ottimale.

Preparazione: Molto frequentemente senza alcun tipo di riscaldamento si arriva al campo e si comincia a giocare rischiando di farsi male soprattutto in inverno. Basterebbero cinque minuti di riscaldamento generale per scongiurare problemi. Essendo poi un gioco molto dinamico il rischio di non riscaldarsi è farsi qualche danno muscolare come contratture, stiramenti o addirittura strappi muscolari.

Condizioni climatiche: pioggia, freddo, caldo, umidità, sono tutti fattori che possono aumentare le possibilità di infortunio. Per esempio, giocare su un campo bagnato e quindi scivoloso può creare dei problemi di equilibrio e aumentare il rischio di farsi male. Scegli un campo al coperto per evitare questo problema!

Disidratazione: Gioca un ruolo importanti idratarsi correttamente prima durante e dopo la partita, in quanto i crampi e spossatezza possono essere provocati da insufficiente idratazione. Molto importante è anche l’alimentazione, mangiare uno snack durante o prima della partita aumenta l’energia per affrontare al meglio il match.

Andiamo ora ad analizzare con un famoso fisioterapista con esperienza nel World Padel Tour i principali infortuni per numero di casi, va specificato che andare dal fisioterapista quando già ci si è fatti male non è una cosa intelligente ma anzi andarci prima ci permette di controllare e fare una sorta di “tagliando” al nostro corpo per evitare appunto gli infortuni.

Tra gli infortuni più frequenti al primo posto troviamo l’epicondilite. I problemi al gomito sono quelli più frequenti. A seguire, tendine di Achille e quelli alla zona lombare. Ma quale è il fattore che può provocare l’epicondilite? Principalmente la palla che si utilizza, se è troppo rigida, con uno sweet spot piccolo, senza ammortizzamento delle vibrazioni nocive.

Cosa fare per evitare l’EPICONDILITE?

  • Scegliere la palla giusta per il tipo di gioco che si fa e per la struttura muscolare
  • Fare un percorso di preparazione e potenziamento muscolare e affidandosi ad un fisioterapista prima che sia troppo tardi

Al secondo posto per infortuni troviamo il tendine d’Achille.

Spesso dipende dalla scarpa che si utilizza. Se ad esempio un giocatore esegue tanti cambi di direzione avrà beneficio con una scarpa leggera, con un drop ridotto (l’altezza dal suolo della zona tallone), e una certa flessibilità; chi invece gioca più da fermo, dovrebbe usare una scarpa più pesante e che ammortizza molto bene gli impatti col terreno. Molto importante è fare un lavoro fisioterapico prima e dopo uno sforzo intenso, come ad esempio stretching ai gemelli e anche dei lavori sull’intera catena articolare e o muscolare.

I problemi lombari sono invece esasperati dalle tante frenate e ripartenze, in cui bisogna stare spesso col baricentro basso e quindi sforzare quella zona, compresi i glutei, per mantenere una certa aderenza al terreno ed essere pronti a scatti e balzi verso l’alto. «Per tenere sotto controllo questi problemi è necessario un lavoro mirato di rinforzo muscolare e stretching. In caso di partite ravvicinate, un bel massaggio decontratturante e drenante per accelerare il recupero e una buona idratazione.