Lombalgia

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Lombalgia

 

Con il termine lombalgia si intende un dolore nella parte bassa della schiena. È una delle patologie più comuni nella popolazione mondiale ed è la prima causa di assenza dal lavoro dopo l’influenza stagionale.

 

Perchè soffriamo di mal di schiena?

 

La parte bassa della nostra colonna è ricca di ossa, articolazioni, nervi, legamenti e muscoli interconnessi tra loro che lavorano insieme per fornire supporto, forza e flessibilità. 

In molti casi la lombalgia deriva da lesioni muscolari, articolazioni o dei dischi vertebrale. Quando si ha una lesione nel corpo subentra un processo infiammatorio che può causare forte dolore. Le cause del dolore in questa regione del corpo e, di conseguenza, la sensazione di dolore in questo compartimento del corpo è un evento che si verifica con molta frequenza.

 

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Come prevenire la lombalgia

 

Iniziamo con l’esaminare i Fattori di rischio:

 

  • Lavori faticosi e ripetitivi: incrementano sia l’esordio, sia la recidiva del dolore lombare;
  • Fumo: fumare aumenta il rischio di lombalgia e rallenta i processi di guarigione;
  • Genetica. Le persone che hanno una storia familiare di artrosi, alcuni tipi di cancro e altre malattie, hanno un rischio maggiore di sviluppare lombalgia;
  • Sovrappeso. L’obesità aumenta la possibilità di avere lombalgia. L’eccesso di peso, infatti, esercita pressione su articolazioni e dischi;
  • Salute generale. I muscoli addominali indeboliti non possono sostenere la colonna vertebrale, il che può causare stiramenti e distorsioni alla schiena;
  • Età. Le persone sopra i 30 anni hanno più possibilità di sviluppare il mal di schiena. I dischi (tessuto morbido e gommoso che attutisce le ossa della colonna vertebrale) si consumano con l’età. Quando i dischi si indeboliscono e si consumano possono verificarsi dolore e rigidità;
  • Problemi strutturali. Un forte mal di schiena può derivare da condizioni, come la scoliosi, che modificano l’allineamento della colonna vertebrale;
  • Salute mentale. Il mal di schiena può derivare da depressione e ansia.

 

Il mal di schiena che deriva da malattie o problemi strutturali della colonna vertebrale non può essere prevenuto, si può però ridurre il rischio di un infortunio alla schiena migliorando le condizioni fisiche e imparando la corretta meccanica del corpo.

I consigli che vi possiamo dare per prevenire la comparsa di lombalgia sono:

  • Mantenere un peso sano;
  • Nei casi in cui si svolga un lavoro sedentario è opportuno usare una sedia da lavoro ergonomica;
  • Rafforzare i muscoli addominali: pilates e altri programmi di esercizi rafforzano i muscoli centrali che supportano la colonna vertebrale;
  • Sollevare nel modo giusto i pesi: sollevare con le gambe, non la schiena. Tenere gli oggetti pesanti vicino al corpo. Cercare di non torcere il busto mentre si solleva un peso;
  • Fare stretching: semplici esercizi di stretching per i muscoli posteriori della coscia possono aiutare a ridurre la pressione sul bacino e fornire sollievo alla zona lombare.

 

 

Cause

 

Tra le cause più comuni abbiamo:

  • Problematiche osto-articolari, come ad esempio l’artrosi, che andrà a provocare una degenerazione delle cartilagini a livello delle vertebre lombari e la successiva formazione di becchi osteofitici;
  • Problematiche muscolari, che si concentrano soprattutto a carico dei muscoli paravertebrali, ma anche di altri importanti muscoli che sono indirettamente collegati con la colonna vertebrale, in particolare ileopsoas e diaframma;
  • Sforzi o strappi ai muscoli o ai legamenti che sostengono la schiena;
  • Cause discali, quindi protrusioni, ernie e disidratazione del disco intervertebrale;
  • Cause posturali o biomeccaniche, come ad esempio l’iperlordosi lombare, la sedentarietà oppure l’eccessivo sovrappeso;
  • Cancro che coinvolge la colonna vertebrale;
  • Instabilità lombare, ossia l’eccessiva mobilità della zona lombare. Può essere secondaria ad altre patologie o può avere cause genetiche, come l’iperlassità legamentosa;
  • Fattori bio-psico-sociali, che possono sia scatenare, che mantenere uno stato di lombalgia. L’interazione di diversi fattori, in particolare la percezione del proprio stato di salute, fattori genetici e fattori socio-economici;
  • Fratture da compressione alla colonna vertebrale da osteoporosi;
  • Frattura del midollo spinale;
  • Spasmi muscolari (muscoli molto tesi);
  • Problemi legati alla gravidanza.

 

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Sintomi

 

Vediamo ora i sintomi più comuni in caso di lombalgia:

  • Dolore nella parte bassa della schiena: questo tipo di dolore può essere accompagnato da spasmi muscolari lievi o gravi, mobilità ridotta e dolori ai fianchi e al bacino;
  • Dolore quando si cambia posizione: a seconda della causa sottostante al dolore, alcune posizioni saranno più comode di altre.
  • Dolore che arriva a glutei, gambe e piedi: a volte la lombalgia include una sensazione di dolore pungente che si sposta lungo le cosce e nella parte bassa delle gambe e dei piedi, chiamata anche sciatica. La sciatica è causata dall’irritazione del nervo sciatico e di solito si sente solo su un lato del corpo;
  • Dolore che peggiora dopo il risveglio e migliora dopo il movimento: molti di coloro che soffrono di lombalgia riferiscono sintomi peggiori al mattino. Dopo essersi alzati e mossi, tuttavia, i sintomi sono alleviati. Il dolore mattutino è dovuto alla rigidità causata da lunghi periodi di riposo, alla diminuzione del flusso sanguigno durante il sonno e forse alla qualità del materasso e dei cuscini utilizzati.
  • Dolore che peggiora dopo essere stati a lungo seduti. Stare seduti esercita pressione sui dischi, causando un peggioramento della lombalgia;

Naturalmente, ci sono altri modi in cui le persone sperimentano la lombalgia. La lombalgia varia a livello individuale e molti fattori influenzano l’esperienza del dolore, tra cui la salute mentale ed emotiva, lo stress finanziario o il livello di esercizio.

 

Diagnosi

 

Per ottenere una diagnosi accurata sarà necessario effettuare esami siagnostici specifici come: Raggi X, Risonanza Magnetica, TAC, Scintigrafia ossea (necessaria qualora il medico voglia assicurarsi che il dolore non provenga da un problema raro come il cancro o un’infezione), Test di densità ossea (se il problema deriva dall’osteoporosi, il medico può prescrivere un test della densità ossea).

 

Dopo essersi sottoposti a esami diagnostici sarà opportuno far esaminare i referti ad uno specialista che saprà indicare al paziente la miglior strada per poter risolvere la problematica.

 

Fisioterapia per il dolore lombare

 

La fisioterapia per il dolore lombare rappresenta una prima scelta di cura. È meglio provare opzioni conservative (non chirurgiche) per un periodo che va da 6 mesi a un anno, prima di considerare un intervento chirurgico.

Sulla base dell’esperienza clinica il miglior trattamento per la lombalgia è l’esercizio, ma soprattutto l’educazione al movimento.

Il fisioterapista deve spiegare che il dolore non coincide con il danno e che muoversi, sopportando i piccoli fastidi che deriveranno dal movimento, sarà di aiuto per recuperare in fretta, per questo motivo il riposo a letto è sconsigliato nella maggior parte dei casi.

 

Gli obiettivi della fisioterapia sono di ridurre il dolore, aumentare la flessibilità e forza muscolare e far eseguire al paziente i movimenti quotidiani nel miglior modo possibile.

In una prima fase di dolore acuto il fisioterapista si può avvalere di diverse tecniche e strumenti come:

 

  • Ultrasuonoterapia,
  • Laserterapia,
  • Tecarterapia.

 

Il trattamento con queste tecniche strumentali devono essere ridotte man mano che il paziente progredisce con la sintomatologia per poi passare a una terapia manuale e esercizi terapeutici specifici. Il trattamento con tecniche strumentali non devono essere utilizzati come terapia unica perché non promuovono l’indipendenza del paziente.

 

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