Test biomeccanico della cervicale

Ernia de disco cervicale come curarla

Sono stati pubblicati numerosi studi in cui si attesta che ciò che provoca dei disturbi a carico della colonna vertebrale sono:

  • si pratica una vita sempre più sedentaria, non solo a lavoro ma anche nel tempo libero;
  • il tipo di postura che si utilizza al lavoro: la maggior parte dei lavoratori utilizza il pc, oppure è seduto davanti a una scrivania per almeno 8 ore al giorno, senza pensare a quelle che si passano seduti in metro, autobus o in macchina per arrivare e tornare dal luogo di lavoro;
  • lo stress è diventato parte integrante nella vita di tutti giorni e non sempre si hanno le capacità per gestirlo al meglio. Questo elemento risulta essere uno degli elementi alla base della qualità di vita e di conseguenza della postura e del peso forma.

Conoscerai di sicuro qualcuno che ti ha raccontato di avere una o più ernie del disco al tratto cervicale, o che magari proprio a causa di queste ha effettuato cicli terapeutici e operazioni: ma le ernie del disco fanno sempre male? Sono le ernie del disco la principale causa del dolore alla schiena? Fare luce su questo tema e sfatare i falsi miti sarà uno degli obbiettivi di questo articolo.

Cenni di anatomia e fisiologia del complesso vertebrale

Le vertebre sono le ossa che costituiscono la colonna vertebrale, sono 33 per l’esattezza e si suddividono dal cranio verso l’osso sacro in questo modo:

  • 7 vertebre cervicali
  • 12 vertebre dorsali
  • 5 vertebre lombari
  • 5 vertebre calcificate sacrali
  • 4 vertebre calcificate coccigee

I primi tre segmenti, ossia cervicale, dorsale e lombare sono caratterizzati dall’interposizione di un disco tra le vertebre mentre gli ultimi due segmenti, quello sacrale e quello coccigeo, hanno le vertebre calcificate tra loro per questo vengono spesso considerati come uniche ossa.

Sintomo di ernia cervicale : il dolore al braccio (e spesso alla scapola)

Quando la radice nervosa è irritata da un’ernia cervicale, il primo e più naturale sintomo è il dolore, che si manifesta:

a livello del collo, tipicamente su un solo lato

-tra la scapola e la colonna vertebrale

-lungo tutto il braccio (e questo è il sintomo più importante)

Il dolore alla spalla e lungo il braccio è proprio il sintomo che distingue un “semplice” mal di collo da una potenziale ernia cervicale.

In particolare, è probabile che l’ernia cervicale sia il problema principale:

-quando il dolore è evidente dal gomito in giù, sull’avambraccio

-se il dolore al braccio aumenta muovendo il collo in particolari direzioni

Il sintomo “dolore al braccio e all’avambraccio” va riferito al medico con una certa sollecitudine se:

-è apparso da poco tempo (qualche giorno o qualche settimana).

-è improvvisamente diventato molto acuto

-si associa agli altri 2 sintomi che vedremo tra poco

Le ernie cervicali non più in fase acuta possono portare comunque un certo indolenzimento al braccio, ma sicuramente è meno preoccupante.

Sintomo di ernia cervicale : formicolio e perdita di sensibilità

La compressione di una radice nervosa provoca formicolio: ce ne accorgiamo benissimo quando accavalliamo la gamba e comprimiamo transitoriamente i nervi.

L’ernia cervicale comprime il nervo proprio dove inizia, appena esce dal midollo spinale.

È quindi assolutamente normale che in presenza di una ernia cervicale di dimensioni significative si possa avvertire formicolio lungo il braccio, l’avambraccio e le dita.

Talvolta il formicolio si associa ad una certa riduzione della sensibilità: questo è normale, perchè all’interno del nervo ci sono anche le fibre sensitive.

Questi sintomi vanno riferiti velocemente al proprio medico se:

sono recenti e piuttosto acuti

– è presente una vera e propria riduzione di sensibilità in un’area del braccio

Forte formicolio e perdita di sensibilità possono essere segni di ernia cervicale in fase acuta, situazione che in genere è meglio accertare velocemente.

Sintomo di ernia cervicale : debolezza

I nervi contengono i “fili elettrici” che danno l’impulso ai muscoli, permettendo il movimento.

Se un nervo cervicale viene compresso da un’ernia, si può quindi avere debolezza in tutti i muscoli controllati da quel nervo.

Ecco che si può notare una riduzione della forza a livello del bicipite, del tricipite o della mano.

Anche questo è un sintomo che va riferito velocemente al proprio medico: la perdita di forza, quando è molto marcata, può essere segno di grande compressione in fase acuta.

Una particolare citazione va fatta riguardo alla debolezza alle gambe.

Molte persone con problemi cervicali riferiscono la sensazione di “gambe molli”: questa sensazione spesso non è costante, e non è associata ad una vera e propria debolezza degli arti inferiori.

In questi casi, l’ernia cervicale spesso non c’entra nulla: si tratta di un altro meccanismo.

Altre volte invece, l’ ernia cervicale può comprimere non tanto la radice nervosa a lato, quanto il midollo spinale al centro: si parla qui di mielopatia cervicale.

In questo caso si può notare una vera e propria riduzione di forza agli arti inferiori, con difficoltà a camminare.

Scontato dire che questo sintomo vada immediatamente riferito al medico.

Quali altri sintomi vengono associati all’ernia cervicale (ma spesso non lo sono)

Ok, quelli che abbiamo visto finora erano i 3 sintomi principali, quelli se vogliamo più “preoccupanti”, dell’ernia cervicale.

Come ho già sottolineato: se hai uno o più di questi sintomi in fase acuta e da poco tempo, l’unica cosa da fare è andare dal proprio medico e poi seguire un percorso fisioterapico specifico.

Se invece sono sintomi che ben conosci da molto tempo, potrai risolverli con della ginnastica posturale mirata che va proprio a rinforzare ed allungare la muscolatura interessata.

Ci sono invece un’altra serie di segni e sintomi che vengono normalmente imputati all’ernia cervicale, ma che spesso non sono causati da essa.

Si tratta sempre di problemi “cervicali”, ma l’ernia non c’entra nulla.

Vediamo quali sono, e vediamo perché hanno poco a che vedere con l’ernia: nel paragrafo successivo ti parlerò di cosa fare per risolvere al meglio questi sintomi.

1 Ernia cervicale e disturbi all’orecchio / acufeni

Chi ha disturbi cervicali lamenta spesso sensazioni non ben definite a livello dell’orecchio.

Questi sintomi vengono descritti come:

-sensazione di “orecchie tappate”

-rumore di fondo, ma non vero e proprio acufene

-fastidio generico alle orecchie

Altre volte invece descrivono un vero e proprio acufene, che qualcuno ritiene sia causato da problemi cervicali (o l’hanno letto su qualche sito).

Chiarimento #1: l’ernia cervicale qui non c’entra nulla.

L’ernia è una compressione di un nervo che va verso il braccio, ma non c’è nessun collegamento diretto tra nervi del braccio e orecchie.

Si può discutere della associazione tra “generico problema cervicale” e disturbo alle orecchie, ma non va imputata direttamente l’ernia.

Chiarimento #2: l’acufene vero e proprio è in buona parte un mistero non risolto.

Il fischio all’orecchio (tinnitus) è ad oggi un sintomo di origine non chiara, e su cui esistono ben poche cure efficaci.

La correlazione tra un vero acufene e i problemi cervicali non è mai stata provata: nella mia esperienza, non è (quasi) mai capitato che una persona abbia visto sparire un vero acufene, pur avendo risolto i suoi problemi cervicali.

Chiarimento #3: non tutti i disturbi dell’orecchio sono veri acufeni, ed alcuni sono collegati ai problemi cervicali

Non tutti i problemi all’orecchio sono veri acufeni, o problemi di competenza dell’otorino (che va comunque sentito).

Le sensazioni non ben definibili alle orecchie di cui ho parlato prima (fastidio generico, sensazione di “tappo”), POSSONO avere una correlazione con i disturbi cervicali.

Come ho già detto, non sono però dovuti all’ernia, quanto ad un problema a livello delle prime vertebre cervicali.

CLINCA DELLA COLONNA MB Therapy:

Nel corso degli anni trattando moltissime persone con problematiche alla cervicale ci siamo accorti che si la terapia manuale, strumentale sono importanti per risolvere la FASE ACUTA ma che poi se un paziente ha una problematica importante alla cervicale ritorna ad avere gli stessi sintomi di prima.

Cosa abbiamo fatto allora?

Abbiamo creato nella nostra CLINICA DELLA COLONNA un luogo dove poter dare risposte concrete ad ogni problematica in questo caso legata alla cervicale.

Grazie ai nostri medici specialisti che lavorano al nostro fianco il dottor Del Citerna Massimiliano e al dottor Massimiliano Neroni abbiamo un primo step di valutazione di altissimo livello. Il fiore all’occhiello di tutto però è il nostro laboratorio di biomeccanica dove appunto “valutiamo” ogni paziente per poi intraprendere un percorso personalizzato di recupero riuscendo a monitorare miglioramenti e la strada da percorrere.

Durante questi due anni e mezzo il grandissimo numero di casi risolti ci ha permesso di creare un nostro METODO di lavoro SICURO E CERTO.

Sappiamo bene infatti che nei casi di ernia cervicale soprattutto il movimento di estensione ovvero il guardare in alto risulta difficoltoso e in alcuni casi può coincidere con sbandamenti e/o senso di nausea. Proprio per questo affidarsi ad un team di esperti che trattano moltissimi di questi casi è una garanzia di riuscita molto importante.

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